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Nel solco del pensiero. Riflessione sulle opere grafiche di Loredana Müller

Appena letto l’incipit dell’Introduzione di Simone Bionda a questa raccolta di testi, ho pensato alle incisioni di Loredana Müller. Le radici sono infatti una costante nella sua opera, sia pittorica che grafica. Esse portano linfa alla via percorsa nel suo universo artistico teso al costante dialogo con l’uomo e la natura. Nella sua creatività visionaria, Loredana fa di questo dialogo la matrice su cui incidere la cifra del suo percorso di ricerca, complesso e denso di emozioni, ma anche libero da costrizioni o pregiudizi. Ed è questa sua autonomia di pensiero – oggi sempre più rara – che ben si accompagna a questi testi sul pensiero dei moderni. Nel suo segno c’è una grande libertà, perché come lei stessa dice: «Non siamo gabbie e nemmeno il nostro pensiero può divenirlo sulla realtà». Il segno come sintesi della sua misura dell’esistere cerebrale e passionale, etico ed estetico. Ed anche poetico, quando da questo solco indelebile inciso su una lastra nasce un’emozione profonda che imprime nella nostra memoria le sue ombre e le sue luci magicamente tradotte sulla carta * .
Nelle incisioni di Loredana Müller scelte per arricchire questo libro, vedo la sua più forte espressione interiore fatta di tensioni etiche ed affettive legate agli umori dell’universo. E dalla natura a lei così vicina, Loredana estrae ed astrae queste radici che la attraversano nella sua ricerca e che metaforicamente appartengono a un linguaggio interiore comune a tutti noi.
Franca Verda Hunziker, gennaio 2010

*«La gravure est une véritable traduction, c’est-à-dire, l’art de transporter une idée d’un art dans un autre […]» (Delacroix, Journal – 25 janvier 1857)
Loredana Müller Donadini è nata nel 1964, a Mendriso. Si licenzia in pittura nel 1988 presso l’Accademia di Belle Arti di Roma. Frequenta i corsi del maestro Enzo Brunori e Guido Strazza in incisione. Risiede nella capitale italiana per oltre quindici anni.
Espone in Italia, in Francia, in Svezia, in Romania e in Svizzera. Rientra in Ticino nel 2000. Apre la Galleria Pangeart (2002-2006) a Bellinzona.
Cura le cartelle calcografiche “Omaggi e confronti” contenenti lavori dei trenta artisti presentati alla Galleria Pangeart.
Avvia nel 2006 la Scuola Pangeart di Arti Applicate a Camorino. Attiva con corsi DECS e SUPSI.
Nel 2007 il Progetto Pangeart si unisce ad AR Officina d’Arte Contemporanea a Milano per un anno di attività. Nel 2008 cura le cartelle calcografiche AR
degli studi di Gorgonzola e Camorino. Nel 2009 fonda con la scrittrice Maria Rosaria Valentini l’edizioni d’arte tra calcografia e poesia “ ramo-radice” .
Cura nel suo studio a Camorino corsi attorno alle tecniche: pittoriche, incisione calcografica, carta, ceramica ed edizioni Pangeart con artisti e gallerie.