“In ricordo di Plinio Verda” – di Argante Righetti

La straordinaria intensità del suo impegno è riassunta in questi dati: direttore del quotidiano ‘ Il Dovere’ per 35 anni, dal 1940 al 1975; segretario cantonale del Partito liberale radicale per 37 anni, dal 1946 fino alla morte; deputato al Gran Consiglio per 40 anni, dal 1939 al 1979. Egli ha avuto grandi meriti nell’opera di ricostruzione dell’unità del partito liberale radicale ticinese, dopo la drammatica lacerazione del 1934 e le successive gravi tensioni. L’accordo di fusione tra liberali e democratici – quella la denominazione corrente dei due partiti nel periodo della scissione – è stato ratificato dal congresso unificato svoltosi a Bellinzona il 7 luglio 1946.

Egli ha avuto grandi meriti anche nelle scelte programmatiche e strategiche del ricomposto partito. Ha capito la necessità di dare spazio alle istanze radicali che nel 1934 non erano state intese o lo erano state insufficiente-mente: la difesa delle libertà civili e politiche contro ogni deviazione; la difesa della laicità contro ogni tentativo di restaurazione confessionale; l’apertura sociale a nuove forme di solidarietà e di giustizia.È stato così adottato un programma progressista. Ha capito pure la necessità di creare una maggioranza politica per realizzare il  programma. È nata l’alleanza di sinistra tra il partito liberale radicale e il partito socialista.

Plinio Verda fotografato nel 1978 a San Bernardino

Nel 1950 Libero Olgiati è diventato presidente del partito liberale radicale ticinese. Per 18 anni, dal 1950 al 1968, con soltanto una breve interruzione per Libero Olgiati, questi come presidente e Plinio Verda come segretario hanno dettato il corso del partito. L’alleanza di sinistra è durata 20 anni, dal 1947 al 1967.È stata una stagione politica memorabile, di grandi riforme, di grandi trasformazioni politiche, economiche e sociali. Il giornale ‘ Il Dovere’ è stato lo strumento primo dell’azione politica di Plinio Verda. Ha condotto vigorose campagne con notevoli effetti. Basti qui ricordare l’impegno per le elezioni cantonali del 1947, le prime del dopoguerra; l’impegno per la legge tributaria, accolta in votazione popolare nel 1950; la battaglia per ottenere l’assunzione da parte del Cantone della gestione delle acque con il riscatto dell’impianto idroelettrico della Biaschina e la costituzione dell’Azienda elettrica ticinese nel 1958; la battaglia per la costruzione della galleria stradale del San Gottardo; la lotta contro i tentativi per imporre i pedaggi sulle gallerie stradali alpine; la difesa intransigente della laicità e della scuola pubblica.

Plinio Verda è stato fermissimo nella denuncia di ogni comportamento politico inaccettabile dal profilo etico, nella difesa del principio della concordanza tra azione politica e valori morali. Mai ha tratto vantaggio personale dal suo impegno politico. La manifestazione del 28 settembre sarà un giusto riconoscimento per un’azione politica qualificata a favore del Ticino.

Argante Righetti   (La Regione, 25.09.2007)

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